giovedì, gennaio 19, 2006

"...è la prigione con le sbarre più spesse".


"Prigioni" - Damaxx (free download)

Mio fratello è figlio unico, legame ipotetico, c'è chi la strada la vive come in un gioco elettronico. Che fatica non essere imbecille, si studiano i mille, la tua religione e il colore della tua pelle. E' la prigione con le sbarre più spesse, ho in testa un ragno che tesse le visioni più controverse. Sulla rete i film porno con le suore e fanno a gara per chi deve apparire con il Papa che muore. Dio si è fatto da parte, il demonio e le sue talpe e tutti davanti alla TV per la diretta sul golpe. Abbiamo una vita divisa in quartieri, palestre per i sederi, carte VISA e troppi millantatori. Amo credere di non essere classificato, ma purtroppo sono nato, quindi identificato. Legati da pesanti catene attorno al collo, paghiamo il bollo, pesciolini rossi a mollo.
Il mio cuore batte più di una puttana, vita strana se l'esistenza è vana; chi si abbandona a una bottiglia Havana, chi fa pena, chi si sveglia la mattina recitando "no more drama". Tanti animali da salotto, indovina chi è il più dotto, a capodanno tutti tristi se non c'è il botto. Vittime degli stereotipi, si sbava sui prototipi, paura dei licantropi e Homer tifa Isotopi. Donne dal pompino facile e dall'indole docile, donne grasse o prigioniere di un fisico gracile, chi perde tempo a ritoccarsi sopracciglia, chi perde miglia, chi di fare sesso perde la voglia. Ci si lega nell'amore senza condizione e la Chiesa inventa l'AIDS come punizione; la TV sta presentando il programma più pacco, mentre vinci la schedina per illuderti ricco.
E' la gabbia fatta dalle nostre stesse paure. Inventiamo congiure: montagne dalle pianure. Siamo costretti ad immaginare nemici, disegnando una storia fatta a fumetti e fanculo i sacrifici. Io credo solo in una schiena che gira sull'asfalto, più dipingiamo pareti più il nostro muro sarà alto. Confezioniamo confetti e i soldi sempre più stretti e intanto tutti più nel buio di Annalisa Minetti. Prigionieri dei voti a scuola, prigionieri in Angola, prigionieri del Rock'N'Roll come di una pistola. Prigionieri di una casa che non sarà mai la nostra, prigionieri del tempo mentre gira 'sta giostra. E intanto rioni e confini sempre più delineati, ammanettati e diversi e altri 7 peccati. Prigionieri e assassini e tanti rei confessi ed io prigioniero dei miei desideri non espressi. C'ècchè!
Siamo liberi quanto cavie da laboratorio, palle dentro un sospensorio e case dormitorio. E' inutile prepararsi allo scontro, non puoi evadere da una prigione se non sai di esserci dentro.

Onest.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

quanto cazzo lo odio sto pezzo?

:-D

19 gennaio, 2006 18:44  
Blogger Damaxx said...

Musta/Coniglietto/Ematoma/Nemo ti amo (nel senso platonico della frase, non ti fare illusioni, he he he he).

20 gennaio, 2006 12:49  
Blogger angy said...

le prigioni sono dappertutto, se sul nostro volto appare l'obra delle sbarre!

21 gennaio, 2006 09:17  
Blogger angy said...

Se ci pensi, damaxx, son migliori le prigioni materiali, quelle che ti lasciano SOLO in un luogo... Libero di pensare. Ma quelle Ideologiche e creative, quelle sono penosamente insopportabili... quelle che auorizzano chiunque a giudicarti, quelle che non ti lasciano il tempo di spiegare, quelle che ti affibiano una idea diversa da quella che volevi esprimere...quelle che "è così e basta", quelle che "o è così o non va bene"... quelle che i fanno confondere così tanto dal dimenticare la tua stessa idea... quelle che ti mettono in condizioni di comportarsi nel modo in cui "LORO" vogliono... beh quelle sì che son prigioni!

23 gennaio, 2006 14:31  

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