sedici.zerosei.duemilasei

Oggi, sedici giugno duemilasei. Venerdì. Sole. Leggero vento e caldo, nella media stagionale, sicuramente. La pausa è finita, io non ho ripreso a lavorare, ma, si sa, il venerdì è così. Non c'è voglia che non sia quella di aspettare l'ora. Nessun'altra idea da farsi irrimediabilmente bocciare (odio 'sti ottusi...), nessun'altra scusa per non trovarne comunque un'altra. Quanti click, so che esiste un programmino capace di contarli nell'arco di una giornata, software tanto curioso quanto inutile, chissà quanti me ne conterebbe.
Flashback: ieri sera un salto a Bari, in mezz'ora ritorno e registro, tra gli sbuffi insoddisfatti di mio fratello; molto buona, sono contento. Finalmente cominciano a chiudersi i pezzi per "Belve", finalmente riesco a dedicarmi.
Il sole continua a salire allungandosi sul pavimento, prima che raggiunga la quattordicesima striscia di parquet, io sarò fuori.
Onest.
2 Comments:
ahr ahr ahr....
Tu lavori troppo e io e te non ci sentiamo più...Uff...buona giornata,un bacino
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