venerdì, febbraio 24, 2006

La mia musica viene fuori dai bassifondi.


E' diventata casa mia. Lì dove non ci vedi, lì dove il cemento ha fagocitato ogni forma organica, lì dove non senti nulla e nessuno ti sente. Buio nascondiglio e incontro di teste, voci, idee. Dove prendono forma le immagini e i suoni più marci, anche raffinati e caldi, acidi, morbidi... i nostri.

Onest.

p.s. E' on line RadioDynaMike (da un'idea di E.O.NaghiStyle) su: www.dyna-mike.com

martedì, febbraio 21, 2006

...E mi ritrovai ad essere il cattivo.


Rivesto gli scomodi panni del cattivo, dell'insopportabile rinnegatore di qualsiasi rapporto sociale, dell'innegabile uomo fatto di mura alte, inviolabili. Sono un personaggio del teatro dell'assurdo, ho assunto (ignaro) la parte disegnatami a pennello, in una sceneggiatura paradossale che non ho mai letto. Ma forse è meglio così, chi vorrebbe conoscere quel canovaccio?! Indosso quella maschera puntatami addosso con gli spilli. Forse potrei davvero entrare nel personaggio...

Onest.

giovedì, febbraio 16, 2006

Sono circondato dalla mia città.


Stasera voglio farmi un giro, in auto, la musica a tutto volume (chi se ne frega...). Tra gli edifici. Tra le auto e i semafori. Le stradelle più strette, quelle che nascondono il cielo con un unico tetto di finestre e il freddo. L'habitat delle puttane e dei tossici. L'alveare urbano che ti opprime in un abbraccio caldo, quasi accogliente. Amo questa stretta.

Onest.

mercoledì, febbraio 15, 2006

Sequenze.


Differenti situazioni. Momenti. Ti studi, ti osservi. La tua città dorme, si sveglia e ti sveglia e lo fa ancora, un mozzicone viene buttato, un cane attraversa la strada e quello spacciatore si nasconde all'ombra delle siepi. Puzza. Suoni e rumori. Una finestra si chiude e da un'altra parte si spegne. Chi tromba. Una tenda colorata si scosta. Una sigaretta accesa e un'auto che aspetta. Ti senti spiato oppure non sei nessuno. Come cornice l'umidità sull'asfalto e ciò che vi si riflette. E una musica che mi farà sanguinare i timpani.

Onest.

venerdì, febbraio 10, 2006

Un albero rinsecchito.


Abbiamo una storia che ci sta mentendo. Un albero genealogico dell'umanità che perde foglie su foglie. Ogni tassello è scritto e disegnato per costruire un futuro comandato su lunghe distanze. I libri di storia sono una farsa, case editrici comandate dai soliti e dalla Chiesa, per formare le future menti su misura. Edificanti di ignoranza. E non abbiamo più le nostre origini. Vengono camuffate, nascoste, rimescolate. E non sappiamo chi siamo. Non lo sapremo più. Non riuscivo a credere ad un piano tanto meschino quanto immenso. Non avrò mai paura fino a che i miei occhi saranno aperti.

Onest.

giovedì, febbraio 09, 2006

D.J.ing...


Adesso manca solo che io riprenda il vecchio "nobile" mestiere del D.J. e davvero dovranno raccogliermi poi con il cucchiaino... he he he
Se per un comico è importante far ridere, per un D.J. è fondamentale far ballare.

Onest.

mercoledì, febbraio 08, 2006

Arthè


C'è tutto scritto nel manifesto, "chevvelodicoaffare"?
Chi non viene è un fesso.

Onest.

lunedì, febbraio 06, 2006

I porci tornano sempre all'ovile.


Sono stanco di questi attacchi.
Attacchi dettati dalla frustrazione e dall'invidia. Inconsciamente sappiamo fin troppo bene i nostri errori, sfogando poi nelle inutili e stupide creazioni di faide rette su fondamenta di gelatina.
Doveva essere uno scherzo? Doveva forse far sorridere? Beh, mi dispiace, ma un "gioco" portato così a lungo suona più come l'ennesima occasione per sostenere, ancora una volta, la bislacca teoria della "loro" uscita di scena. Vi siete cacciati da soli. E sinceramente penso che sia meglio così. Preferisco che la gente si allontani da noi, piuttosto che restarci attaccati come un peso così gravoso da lasciare solchi profondi, sconnessi. Quel peso fatto di autocommiserazione, pseudo rispetto (quanto odio 'sta parola) e distaccamento della realtà. Siete ridicoli nel vostro far nulla nel nulla. Meno cazzate, più dischi. Meno chiacchiere, più letture.
I porci, questa volta, non torneranno all'ovile.

Onest.

venerdì, febbraio 03, 2006

Funkers Anniversary 17.02.06


Venerdì 17 febbraio 2006 - ore 23,00
Funkers Anniversary ('60s & '70s SoulFunkDisco and Modern Black Grooves - Special Guest ?uestLove (from The Roots) feat. MC Yameen.
Featuring DJs: Tuppi B + Soul'71
c/o Butterfly - Capurso (BA), Via Ognissanti 32 (S.S. 100 direzione Taranto, uscita Capurso/Valenzano, seguire per l'Hotel 90)
infoline: 0805533307 - www.bassculture.it

Non credo ci sia bisogno di spiegare chi è l'ospite, vero???
Beh, faccio lo stesso... ?uestLove (ovvero QuestLove a.k.a. Ahmir Khalib Thompson) fondatore e batterista dei famosi The Roots (ricordate "Don't say nuthin'"?), nonchè produttore di numerosi artisti del calibro di D'Angelo (non il partenopeo Nino!), Common, Erykah Badu (l'inconfondibile sound di "Baduizm" è suo). Penso che basti.
Chi non viene è un fesso.

p.s. chiedo scusa alla FrequenzaMista del bidone di ieri sera. Mi farò perdonare.

Onest.

giovedì, febbraio 02, 2006

Paura dei "mostri"?


Sono ovunque.
Davanti ad uno specchio. Sul tuo viso e tra i capelli. Dietro una finestra, lungo un corridoio e nel bagno. Appena apri una porta. Con te nell'ascensore. Nell'immodizia e tra i vestiti appena comprati. Tra gli scaffali del supermercato e nella tasca della commessa. Nei segreti di ognuno e nei pensieri. La TV ne è piena. Dietro il fondotinta di quella modella e la pubblicità. Tra una nota ed un'altra della nostra canzone preferita. Appesi al portachiavi e sotto ogni cravatta. Sotto i binari del treno più veloce, nella fogna e in paradiso. Nei computer. In ogni strillo di una chitarra elettrica e nella cassa di una batteria. Per strada, in casa, sotto un albero. Nella cornetta del telefono della vicina. Negli occhi della persona più cara. Mostri.

Onest.

mercoledì, febbraio 01, 2006

Una maglietta a colori.


Stasera il live di Lady B., l'aiuterò come sempre con le preziose mani del DJ LordBeat. La Taverna del Maltese (quella nuova, via Nicolai) è il luogo. Oggi è anche il compleanno di Naghi. Avevo promesso di andare da lui a Pesaro, infatti mi piacerebbe, ma mille cose insieme e sono costretto ancora una volta a glissare l'impegno (non sono scuse, davvero), ci andrò presto lo stesso. Come voglio tornare presto in quel di SanFermo e Milano, ho un sacco di gente che vorrei rivedere. E vorrei andare a Torino, a Ivrea, e solo Dio sa quali altre città...

Onest.